Nel 2021 la produzione e il consumo di carbone UE hanno mostrato un aumento rispetto al 2020, registrando un rimbalzo a seguito dei bassi valori del 2020 e del 2019, in parte causati dalle misure relative alla pandemia di Covid 19. Tuttavia la produzione e il consumo erano ancora inferiori ai dati pre-pandemia del 2018. Ciò ha interessato sia il carbone che la lignite.
Nel 2021 l'UE ha prodotto 57 milioni di tonnellate di carbon fossile (-79% rispetto al 1990). Anche il numero di Stati Membri che producono carbone è diminuito da allora, passando da 13 nel 1990 a soli 2 nel 2021: Polonia (96% della produzione totale UE) e Repubblica Ceca (4%).
Tuttavia la produzione di carbone ha registrato una diminuzione maggiore rispetto al consumo, portando ad un aumento della dipendenza dalle importazioni di carbone, costantemente superiore al 50% negli anni 2010. Nell'ultimo decennio la Russia è stata il principale fornitore di carbone per l'UE e la sua quota nelle importazioni di carbone UE è aumentata, mentre la quota per altri fornitori è diminuita o è rimasta stabile. Nel 2020, l'ultimo anno con i dati disponibili, la Russia ha rappresentato il 56% delle importazioni di carbone, seguita da Stati Uniti (17%) e Australia (15%).
Per approfondimenti consultare l'allegato Eurostat.
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