Nel 2020, tra i 192 milioni di occupati di età compresa tra i 15 e i 64 anni in UE, oltre 12 milioni di persone (il 6% di tutti gli occupati) si sono spostati da una regione all'altra all'interno del Paese di residenza, in leggero aumento rispetto al 2019.
Il tasso più elevato di pendolarismo regionale nel 2020 è stato registrato in Belgio, dove il 21% degli occupati ha attraversato un confine regionale per andare al lavoro. Il pendolarismo è stato relativamente comune anche nei Paesi Bassi (13%), così come in Lituania, Germania, Austria (11%) e Danimarca (10%).
La quota più elevata di pendolarismo regionale è stata riscontrata nella provincia belga del Brabante Vallone (49%), seguita da un'altra provincia belga, il Brabante Fiammingo, e Pest in Ungheria (entrambi 40%), Burgenland in Austria (38%), Flevoland nei Paesi Bassi (36%) e Namur in Belgio (34%).
In Italia la regione con la quota più alta di pendolarismo è stata registrata in Molise (10,6%), seguita da Basilicata e Umbria (rispettivamente 6,9% e 5,8%); subito dopo troviamo l’Abruzzo, in cui nel 2020 il 5,3% degli occupati di età compresa tra i 15 e i 64 anni si sono spostati da una regione all'altra.
Nelle ultime posizioni della graduatoria troviamo Sardegna (0,8%), Provincia autonoma di Bolzano (1,1%), Lazio (1,4%) e Lombardia (1,9%).
Per approfondimenti consultare il report Eurostat.
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