Nel 2020 gli Stati Membri UE hanno esportato in Paesi extra-UE servizi per un valore di 910 miliardi di euro, con una diminuzione del 15% rispetto al 2019. Le importazioni extra-UE si sono attestate a 878 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto al 2019. La diminuzione nel 2020 è dovuta all'impatto della pandemia di COVID-19 e delle relative misure sanitarie. Circa il 90% del calo delle esportazioni e il 60% delle importazioni è dovuto a una diminuzione dei servizi di viaggio e trasporto.
Nell'ultimo decennio, la bilancia degli scambi di servizi UE è passata da 76 miliardi di euro nel 2010 a un picco di 134 miliardi di euro nel 2018 prima di scendere a 33 miliardi di euro nel 2020.
Nel 2020 i principali partner commerciali UE per i servizi sono stati gli Stati Uniti e il Regno Unito. Gli Stati Uniti e il Regno Unito sono stati ciascuno la destinazione di un quinto (20%) dei servizi esportati dagli Stati Membri UE davanti alla Svizzera (12%).
Gli Stati Uniti sono stati all'origine di circa un terzo (30%) dei servizi importati in UE da Paesi terzi, seguiti dal Regno Unito (18%) e dalla Svizzera (7%).
Per approfondimenti consultare l'allegato Eurostat.
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